Penisola Sorrentina

Libri di Angelo Terminiello

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Storie del Borgo di Torca


Confraternita di San Filippo Neri di Torca
CRAPOLLA
Torca
Documenti . Letteratura
Materiale vario
PANORAMI * * * TRANQUILLITA' * * * MARE * * * FIORDO * * * MARINA * * * VILLAGGIO DI PESCATORI * * * ISOLE * * * PROFUMI DELLA NATURA *** ABBAZIA *** CULTURA***mail to: theoricaclub@outlook.it
Torrente Jarito
Le cinque perle: isole de Li Galli (Gallo Lungo, Castelluccio e Rotonda), Vetara e Isca
Torre antisaracena
Marina di Crapolla
Resti dell'abbazitia Santci Petri ad Crapollam
Sul sentiero per Crapolla: paesaggi, profumi e suoni
Piccolo corso d'acqua ricco di fauna rara come la Salamandrina tergiditata (salamandrina dagli occhiali) trovata dal wwf. Il ruscelletto per un certo tratto accompagna il sentiero che mena a Crapolla, poi precipita veriginosamente verso il mare formando cascatelle e stagni. Il suo fluire divide i due monti che racchiudono il fiordo e la marina di Crapolla.
Lo scenario unico che si presenta davanti a Crapolla è formato da cinque splendide isole: l'arcipelago de Li Galli dette anche isole delle Sirene perchè secondo la mitologia esse ne erano la sede, la selvaggia Isola di Vetara disabitata e di difficile attracco ed in ultimo l'isola d'Isca, la più vicina alla marina di Crapolla, dove sono dei resti di una villa romana. Isca apparteneva all'abbazia di San Pietro. Venne acquistata dal grande commediografo Eduardo de Filippo ed oggi è dei suoi eredi.
Si trova alla fine del Monte di Torca quasi a ridosso del mare. Essa venne costruita dal 1567 al 1570 in seguito all'invasione saracena avvenuta il 13 giugno 1558. La Torre è raggiungibile dalla marina di Crapolla tramite un sentiero di poche centinaia di metri ma abbastaza complicato sia per non essere ben indicato e sia perchè è mal tenuto e, in alcuni tratti pericolante.
La piccolo spiaggetta di ciottoli è situata alla fine di un fiordo ed è sovrastata da monti calcarei che hanno addossate allo loro base le piccole ed antiche casette dei pescatori dette "munazzeri". Un pozzo per l'acqua, qualche barchetta, resti di abitazioni di epoca romana, un acquedotto pur esso romano dal quale fuoriesce la limpida acqua del torrente Jarito che serpeggiando sui ciottoli dopo poco cammino inontra il mare; questa è la marina di Crapolla.
Arrivati ai resti dell'abbazia si vedrà una cappellina dedicata a San Pietro edificata con materiali di risulta provenienti dalle preesistenti strutture di epoca greco/romana e medievale. Per terra varie colonne romane. Sui pochi muri rimasti in piedi si scorgono sulle pareti i colori sbiaditi ed indefinibili di quelli che dovevano essere magnifici affreschi. Inoltrandosi dietro la cappellina, e dopo aver lottato con gli sterpi, si possono vedere altri locali dell'abbazia. Il panorama è molto bello.
Scendere a piedi a Crapolla è un'esperienza che riempie i sensi di gioia. L'udito potrà sentire il frangersi del mare sugli scogli ed il garrire dei gabbiani; l'odorato coglierà l'intenso profumo della macchia mediterranea e la vista spazierà da Praiano ai tre pizzi del Cantone passando per le isole de Li Galli, Vetara e Isca in un delizioso contrasto di colori. La bellezza del luogo fa sentire lo spirito immortale.
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