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   Le formalità della presa di possesso sono cosi registrate nel documento che di ciò parla: « Ecclesiam ipsam Santi petri a Crapolla jntrando flexis genibus, ante altare orando et ecc.iam ipsam de ambulando ibique stando, et morando, januas ejusdem eccc.ie claudendo et aperiendo, et quendam campanellum quem secum ferebat pulsando, et omnia alia et singula faciendo que actum vere, realis, et corporalis ac actualis captionis possessionis p.e denotant, jnducunt pacifice et quiete et nemine contradicente (!) non aliter aspergendo acquam (sic) sanctam nec aliquam aliam Campanam pulsando nisi p.tum Campanellum quem secum p.tus lelius ferebat, exquo dicta Ecc.sia carebat campana et aqua sancta. »


Fonti: Storia di Massa Lubrense di Riccardo Filangieri di Candida del 1910;
Le formalità della presa di possesso dell'Abbazia
 Il clerico spagnolo Fabrizio della Penna cercò in tutti i modi di ascendere a titolare dall'abbazia di Crapolla tentando con vari sotterfugi di spodestarne il giusto titolare Giulio d'Afeltro. Fabrizio della Penna lasciando credere che il benefìcio fosse vacante, riuscì ad ottenere una bolla di concessione il 12 marzo 1585. Il can. Geronimo Ferrano di Sorrento, incaricato dell'esecuzione delle lettere apostoliche, mandò a S. Pietro, il 5 aprile, il not. Lelio Martinez a prenderne possesso per il Della Penna. Quegli trovato il d'Afeltro gli lesse un ordine dell'Arcivescovo di consegnar l'Abbadia, sotto pena di ducati 2000 e scomunica in caso di disobbedienza! Riferì poi un testimone che, ciò sentendo, « lo povero homo dello abbate giulio sentendose ad pena de scomunicatione se achiayò, et se ne partì subbito». Recatosi quindi alla chiesa il Martinez ne fece forzare la porta e ne prese possesso. Il d' Afeltro ricorse e dopo un certo tempo (6 luglio) riuscì ad avere un decreto del Cappellano Maggiore, che lo rimetteva in possesso. Ma il furbo spagnuolo fece pervenire al Pontefice gravissime accuse sul conto dell'abbate, il quale fu chiamato a Roma a scolparsi, e poi fu rinchiuso nelle carceri della Curia arcivescovile di Napoli. E cosi il Della Penna potè facilmente ottenere che la S. Sede lo riconoscesse come abbate di Crapolla il 13 gennaio 1586, ottenendone nuovamente exequatur il 1° febbraio. In questo processo, del pari che in tutti i documenti del sec. XIV, questa Abbadia è delta Surrentine Diocesi* ;
Fabrizio della Penna

 

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